miércoles, 5 de enero de 2011

L'uomo di Stregna - Paolo Rojatti (1963)















Runtime: 46
Language: none/music
Country: italy
Color: B&W
IMDb Link: not list

Director: Paolo Rojatti
Cast:
Eugenio Tomasig “Genio” - Himself
inabitants of Stregna


Description:
ENG - Limping, Genio goes from one house to another in search of work. His journey is brought to an end when he finally finds an employer. From that moment on, the viewer follows Genio through his various employments, working in the countryside, in the stables, in the fields, as well as in the woods. After a long time, joy enters Genio’s life when other people accept him into their community and children show their affection for him. After a long last, Genio can live a existence of self-respect and dignity.
The film entitled The Man from Srednje / Stregna, recorded and edited between 1961 and 1963 by Paolo Rojatti in the 8mm format, was filmed in the valley of the Natisone / Nadiža river within the Cividale del Friuli / Čedad hinterland. This film is a versatile combination of fiction shedding light on a social dynamic within a rural microcosmos, as well as of a documentary approach capable of improvisation. The original material was refurbished and re-edited in 2006 by Alvaro Petricig and later underwent various interventions enabling its preservation and digitalisation under the auspices of the Gorizia DAMS Undergraduate Course Laboratories La Camera Ottica and Crea with the University of Udine.

ITA - Un documento etnografico straordinario, un film intenso e dalla genesi sorprendente: "L'uomo di Stregna" è un film amatoriale in 8mm girato tra il 1961 e il 1963 da Paolo Rojatti, originario di Stregna e all'epoca ventenne.

Protagonista della narrazione, che si pone a metà strada tra documentario e finzione, è "Genio", un uomo semplice che passò la vita facendo il hlapac, il servitore presso le famiglie del paese in cambio di un pezzo di pane e un giaciglio. Attraverso il suo lavoro, il suo quotidiano segnato dalla fatica e dalla solitudine, il film presenta, senza ricostruzioni posticce, un mondo rurale che pare risalire a tempi ben più remoti di quelli in cui è stato girato.
Le Valli che qui vediamo sono un luogo in cui sembra non essere ancora giunta l'eco del cosiddetto "boom economico", che in quel periodo stava drasticamente uniformando, a colpi di televisione, l'Italia rurale dei dialetti in nome del consumismo di massa: i lavori agricoli in gran parte manuali, le strade bianche, l'assenza dei segni della modernità, la rigidità di una comunità chiusa, in cui i rapporti sociali potevano anche risultare ruvidi, aspri.

In questo contesto la figura dell'autore del film, Paolo Rojatti, risulta ancora più singolare: un giovane appassionato di cinema e fotografia che per due anni investì il proprio tempo libero - comprese le notti - per raccontare una storia apparentemente minima, ma con l'ambizione di indagare le dinamiche sociali del proprio mondo e l'Uomo nel suo profondo.
Un lavoro attento e accurato, nonostante la povertà dei mezzi a disposizione, che rivela un notevole talento istintivo nella costruzione del racconto filmico, sorprendente per la raffinatezza delle inquadrature e del montaggio. Due anni di lavoro per narrare la vicenda di Genio attraverso le stagioni e in diverse condizioni atmosferiche, seguendolo nei campi, nel bosco, nelle vie del paese; riprendendolo, con uno sguardo profondamente partecipe, nei rapporti con i padroni, nei rari giochi con i bambini, nei momenti di penosa solitudine.

Un film estremamente prezioso, sia dal punto di vista etnografico che da quello squisitamente cinematografico, quindi, che il Centro studi Nediža ha ritenuto importante portare all'attenzione del pubblico.
In questa iniziativa l'associazione è stata sostenuta da importanti Enti ed Istituzioni, ma la collaborazione più significativa è stata quella del DAMS Cinema di Gorizia (Università degli studi di Udine) che ha fornito il supporto scientifico e tecnico per la realizzazione di una copia preservativa trasferendo l'originale in pellicola su supporto digitale ed operandovi le correzioni.
La nuova edizione del film, della durata di 45 minuti e curata da Alvaro Petricig, è stata coordinata dal Centro Studi Nediža, in collaborazione con il Circolo di cultura Ivan Trinko di Cividale e l'Associazione Kinoatelje di Gorizia. La colonna sonora originale è stata appositamente composta da Massimo Toniutti.



























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gracias a gneur

7 comentarios:

  1. Magnificent, many thanks for this. Useful and interesting blog to follow.

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  2. Thanks, your site is also really interesting.

    And also I’ve visit some of the blogs you are following (Anthems of the nation & Holy Warbles), amazing material! What a mine of good music.

    Where are you from? :)

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  3. Hi Bashevis II

    I'm glad that you've visited the blogs of my friends and thank you for your welcome and for visiting my blog, I am Sardinian.

    Best
    Janas

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  4. Oh, molto bene!

    Possiamo parlare in italiano, si vuoi ;)

    Io sono dei paesi baschi, ma ho vissuto un anno a Roma. E adesso sono a Barcelona...

    Lavori nell'area dell'antropologia o il documentario? ciao!

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  5. Ciao cugino Basco :)

    No, non lavoro in quell'ambito, anche se in passato sono stato incaricato di fare delle ricerche sul campo, che riguardavano alcuni aspetti del patrimonio demoetnoantropologico della Sardegna.

    Qualche mese fa, ho condiviso questo vinile di musica basca sul blog del mio amico Owlqaeda (la parte interessante è concentrata nel lato B del disco)

    http://holywarbles.blogspot.com/2010/07/traditional-basque-music-gabonak.html

    Saluti e Buon Anno!

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  6. Grazie tante per il vincolo. Ho scaricato il vinile! Ci sono anche le registrazioni di Alan Lomax nel Paesi baschi, conosci?

    Saluti cugino!

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  7. Si, in particolare mi piace "Arin-Arin" di "Aranza Goichi", uno dei brani registrati nei primi anni 50 da Lomax (The Spanish Recordings - The Basque Country/Navarre - The Alan Lomax Collection), che poi è lo stesso motivo presente nell'album Gabonak. Herriko Jaiak, denominato Porrue (Jota).
    Ciao!

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